Compagnie aeree e la mossa vincente delle ‘branded fare’

Nel mondo del trasporto aereo, un’importante lezione di marketing arriva da alcuni nuovi vettori. La motivazione è semplice: in fase di start-up queste neonate compagnie analizzano l’arena competitiva e selezionano gli elementi che possono condurle al successo. Il risultato di una simile analisi, a oggi porta verso l’utilizzo delle cosiddette ‘branded fare’ che si dimostrano - statistiche alla mano secondo le ricerche di CarTrawler - il miglior ancillary revenue model.

Il consumatore, infatti, sembra non preferire più il prezzo più basso o viceversa il più alto, guarda piuttosto ai servizi extra e a delle soluzioni tariffarie intermedie.

Da qui la scelta di aziende come la maldiviana BeOnd, di proporre ai propri passeggeri una tariffa che includa l’ingresso alla lounge e il transfer in limousine, o ancora quella dell’australiana Bonza che vende i propri biglietti soltanto tramite app e non sul sito. Norse Atlantic, per esempio, orienta la propria strategia di prezzo verso l’offerta food, invogliando all’acquisto di uno snack al termine del processo di prenotazione.

Come si legge su travelweekly.com, Aileen McCormack, chief commercial officer di CarTrawler ha sottolineato come il modello delle branded fare evidenzi un cambio fondamentale nel comportamento dei consumatori e rappresenti una leva essenziale per emergere nel mercato attuale.

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