Un mercato globale miliardario

Un prodotto ad altissimo valore e con prospettive di crescita al 50 per cento più ampie rispetto a quelle del turismo generale.

È questa la fotografia che Sri International traccia nel primo studio sull’economia del turismo mai realizzato a livello globale. The Global wellness tourism economy traccia un quadro interessante del segmento: un valore di 438,6 miliardi di dollari, il 14 per cento di tutte le spese per turismo globali.

Il turismo benessere rappresenta il 6 per cento di tutti i viaggi, sia domestici che internazionali, per 524,4 milioni di arrivi. La parte del leone, su questo segmento, la fa il turismo domestico, che si porta a casa l’84 per cento della torta dei viaggi e il 68 per cento della spesa. Il dato sicuramente più interessante, e che fa del wellness tourism uno dei protagonisti dell’anno, è il suo trend di crescita: secondo Sri International, infatti, le prospettive di sviluppo sono il doppio rispetto a quelle dei viaggi generici, con un 9 per cento di incremento anno su anno fino al 2017 e una revenue che dovrebbe arrivare a 678,5 miliardi di dollari globali.

I Paesi protagonisti di questo comparto, che si accaparrano il 63 per cento della spesa totale per i viaggi benessere, sono gli Stati Uniti, leader incontrastati per quanto riguarda le revenue provenienti dal turismo wellness, con 181 miliardi di dollari e l’Europa, in specifico Germania, Francia e Austria. Il Vecchio Continente guida la graduatoria dal punto di vista degli arrivi per viaggi benessere, con 203 milioni di pax contro i 163 milioni degli Usa: in questa top five tutta occidentale si inserisce il Giappone, grazie alla sua tradizione millenaria in termini di termalismo e wellness.

L’Italia rosicchia una piccola fetta di questa grande torta. Nel 2012, secondo uno studio realizzato da Jfc, il fatturato del wellness tourism nella Penisola è stato di 2 miliardi e 175 milioni di euro, una cifra che si è però ridotta sensibilmente nel 2013. Lo studio stima un calo del 14 per cento, con 1 miliardo e 870 milioni messi in cassa nel 2013.

Il profilo di clienti italiani che scelgono la vacanza benessere corrisponde a quello tracciato anche da Sri per il mercato internazionale: coppie (68 per cento), di età compresa fra i 35 e i 50 anni, altospendenti e con un buon livello di scolarizzazione. Un fattore quest’ultimo non trascurabile, soprattutto per la scelta della location dove tracorrere la vacanza. Per gli italiani, più dei trattamenti conta la bellezza dei luoghi, i paesaggi da cartolina e i panorami rilassanti, quindi l’intero territorio in cui si colloca la struttura beauty. Domina anche sul fronte italiano il turismo interno, con il 73 per cento delle scelte, che privilegiano l’Alto Adige, la Toscana e il Trentino come destinazioni benessere.

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