Matrimoni, Italia sempre in vetta

Dire il fatidico ‘sì’ in Italia si sta trasformando in un importante veicolo per creare indotto a tutti i livelli. Il wedding tourism continua infatti ad essere un vero fiore all’occhiello della nostra offerta, in grado di catalizzare l’attenzione di agenzie e operatori.

Città d’arte, spiagge, borghi e sempre più ville storiche sono gli scenari scelti come location per le nozze ‘italiane’ degli stranieri e non solo. Il turismo dei matrimoni o wedding tourism nel 2022 ha registrato in Italia un fatturato di 599 milioni, circa l’11 per cento in più rispetto ai livelli stimati nel 2019, ultimo anno pre-Covid. Ad oggi 11mila coppie straniere hanno scelto di organizzare la loro cerimonia in Italia e il 54,1 per cento opta per il rito classico. Anche il trend delle richieste per l’anno in corso lascia intuire un’altra annata record, con un’ulteriore balzo avanti del 10 per cento.

La provenienza
La maggior parte degli sposi arriva dagli Stati Uniti (33,71 per cento). A seguire i Paesi europei (57 per cento). Rilevante anche il movimento turistico generato dagli sposi italiani all’interno dei nostri confini: si stima che nel 2022 siano stati più di 7mila i matrimoni di coppie italiane celebrati in una regione diversa dalla propria.

Mete top
La Toscana si conferma la regione italiana più richiesta dalle coppie straniere, col 21 per cento del totale. Seguono Lombardia e Campania. La Puglia è in netta crescita, generando un maggiore interesse per le coppie straniere, seguita da Sicilia, Lazio e Piemonte.

Andando nel dettaglio delle singole destinazioni, è alta l’attenzione per alcune località che rappresentano, da sempre, le ‘città simbolo’ come Firenze, Venezia, Ravello. A seguire, troviamo Roma, Capri, Siena e ancora Portofino, Pisa, Amalfi e Verona.

Per quanto riguarda le aree turistiche, il maggior interesse nel 2022 si è rivolto alla Costiera Amalfitana, seguita dal lago di Como e dalle Cinque Terre. Secondo l’Osservatorio destination weddings in Italy inoltre, dopo gli anni della pandemia le scelte appaiono più green, con una maggiore attenzione all’ambiente e alle tradizioni. Il periodo estivo rimane la stagione preferita: il 73,7 per cento delle celebrazioni si è concentrato da giugno a settembre. Da rilevare che il 46,5% dei matrimoni sono stati organizzati con l’intervento di un wedding planner.

Tipologia di coppie
Il target del destination wedding è medio-alto, con una fascia d’età che va dai 25 ai 35 anni. Infine, il budget risulta essere molto più elevato rispetto a quello di un matrimonio tradizionale a parità di numero di invitati.
Paola Trotta

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