Istanbul, sorpresa d'estate

Con un 14,8 per cento nei primi sette mesi del 2011, è Istanbul a porsi sul tetto d'Europa. Capitale europea della cultura nel 2010, la città è entrata di diritto nel gotha delle mete imperdibili del Vecchio Continente e quest'anno si è imposta mostrando un appeal senza precedenti. Fra gennaio e agosto 2011, sono stati 5,2 milioni i turisti che hanno scelto la città, affascinati "dalla sua cultura millenaria - spiega Melda Araz, direttore dell'Ufficio cultura e informazioni dell'Ambasciata di Turchia - ma anche dalla sua energia, dalla sua vitalità e dal suo continuo rinnovamento. Istanbul è una città che vive 24 ore su 24".


Le cifre del 2011 sono impressionanti. La Turchia ha fatto registrare un 31 per cento di arrivi dall?Italia, suddivisi fra Antalya e, appunto, Istanbul, che da sola rappresenta il 25,4 per cento dei flussi del Paese.


La ricettività alberghiera, nel primo semestre dell'anno, ha fatto segnare profitti record: il revPar è salito del 26,7 per cento, mentre il gopPar, il profitto lordo per camera, ha avuto un incremento di 49,2 punti percentuali.


E lo sviluppo continua: secondo Tri Hospitality Consulting nel mese di luglio le nuove camere d?albergo in costruzione a Istanbul erano 2.438, la seconda città per espansione alberghiera dopo Londra. "Dall'Italia i collegamenti sono assicurati da Turkish Airlines e da Pegasus Airlines - dice Araz - con partenze da Bologna, Genova, Napoli, Roma, Torino, Milano e Venezia. Istanbul ha 200 destinazioni collegate direttamente, è davvero facile da raggiungere". Dalla Penisola, inoltre, sulla città vola anche blu-express.


Il successo della città ha i suoi segreti. 2Essere stati Capitale europea della Cultura nel 2010 - dice ancora Araz - ci ha permesso di rinnovare, ristrutturare e implementare le attrattive culturali e non della città. I progetti di architetti e designer hanno ridisegnato interi quartieri e antiche glorie sono tornate al loro originario splendore. Penso, ad esempio, al Pera Palace Hotel, tornato di grande moda". Una novità assoluta per il Paese è il primo 7 stelle, l'Hotel Edition, che quest?anno ha aperto le porte nel quartiere commerciale di Levent.


"La promozione di Istanbul, per l?anno prossimo, racconterà proprio questo - spiega il direttore -. Da un lato si valorizzeranno le attività culturali e il patrimonio, dall'altro il nuovo volto di una città viva e dinamica". Per venire incontro alle esigenze dei turisti, inoltre, sono stati introdotti alcuni nuovi strumenti: uno fra tutti è la Museum Pass Istanbul Card, valida 3 giorni, che permette di entrare in 6 tra i maggiori musei cittadini.


Il cuore di Istanbul, da quest'estate, è inoltre presidiato da un gruppo di 300 volontari multilingue, una sorta di Tourist Angels, con tanto di maglietta con scritto "Ask me", che possono venire incontro alle domande dei turisti internazionali per indirizzarli alla scoperta delle principali parti storiche della citta, Sultanahmet, Grand Bazaar, Eminonu.

 

Londra verso il 2012

 

A poco meno di 11 mesi dall?inizio dei Giochi Olimpici Londra preme l'acceleratore per arrivare pronta al taglio del nastro del 27 luglio 2012. E mentre nascono piccole follie, come la Room for London, un hotel a una sola stanza che sorgerà sul tetto della Queen Elizabeth Hall nel Southbank centre in riva al Tamigi, il business comincia a prendere davvero forma. L'ultima indagine di Deloitte sulle aziende turistiche della capitale mostra che il 55 per cento di loro si ritiene pronto per affrontare il periodo dei Giochi.

 

Le aziende hanno lavorato in particolare sulle politiche di marketing, e oggi le agenzie di eventi iniziano a bloccare le camere degli alberghi. Secondo una studio commissionato da VisitBritain e da Visit London, la ricaduta economica sul turismo dovrebbe essere di 2,34 miliardi di sterline (oltre 3,6 miliardi di euro) spalmati su tutto il territorio del Regno Unito. Ma si agitano fantasmi che il Paese sta cercando di scacciare: secondo uno studio Etoa, infatti, non è per nulla garantito che le Olimpiadi portino a un aumento dei flussi e del business. Per questo, Londra lavora.

 

Pubblicato il 22/09/2011

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