Allarme network: "Siamo in ritardo"

Prezzi in ascesa, ritorno di mete concorrenti del medio e del lungo raggio e indecisione diffusa della clientela dovuta al caro bollette. È il concorso di questi fattori a frenare, almeno per il momento, le conferme sul Mediterraneo.

Partenza frenata
“Le prenotazioni sono partite, ma molto lentamente - sottolinea Sarah Bogani, responsabile area leisure e welfare di Frigerio Viaggi -. Abbiamo clienti che chiedono preventivi, li riformulano, ma sono estremamente attenti al budget, molto più degli anni passati. Nonostante il ritorno in agenzia, stanno ancora studiando i prezzi e stanno cercando di capire come barcamenarsi fra aumenti e caro-bollette”.  

Analogo il quadro delineato da Antimo Russo, direttore network di Bluvacanze: “Se facessimo un paragone con il 2019 considerando solo il prodotto crocieristico, vedremmo un riallineamento ai volumi del pre-Covid. Guardando solo alla Grecia e alla Spagna, vediamo, invece, che le vendite sono un po’ indietro. C’è molta preventivazione, ma non tutto si trasforma in conferme. Primo perché ci sono meno voli charter che raggiungono queste destinazioni, poi perché la filiera si è ridotta e infine perché c’è una maggiore segmentazione della domanda, oggi assorbita da un numero più ampio di destinazioni”.

I concorrenti
A cambiare gli equilibri dell’area, la riscossa dell’Egitto, tornato prepotentemente negli scaffali delle agenzie. “La richiesta forte sul Mar Rosso - evidenzia Sergio Testi, direttore generale del Gruppo Gattinoni - sta in qualche modo giocando a sfavore di Baleari, Grecia e Italia, che da diversi anni soffrono della concorrenza di altri canali di vendita e oggi anche di un’offerta del volato che ancora non è tornata ai livelli del 2019. Malgrado questo, la voglia di viaggiare non manca ed è per questo che credo che riusciranno comunque a fare la loro parte”.

Impennata costi
Più preoccupato dal tema prezzi Dante Colitta, direttore network di Welcome Travel Group: “La Grecia e soprattutto la Spagna hanno alzato i prezzi in maniera importante ed è quindi ovvio che già oggi i clienti cerchino alternative più convenienti. Forse, però, il grande interrogativo è se il ceto medio, che è quello che genera i volumi, sarà in grado di sostenere questi livelli”.

Le cancellazioni
Ma a preoccupare la filiera sono anche le cancellazioni aeree, tornate d’attualità.
“Il rischio di trovarsi in difficoltà c’è già - osserva Ivano Zilio, presidente di Primarete -, in quanto ci sono alcune compagnie che hanno cancellato migliaia di voli con la motivazione di mancanza di personale per l’estate”.
“Ma un altro problema - aggiunge - sono le continue cancellazioni per cambi orario, che creano a noi consolidatori un lavoro immane senza guadagno”. A.D.A.

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