L'ultima frontiera

Gli aerei senza pilota potrebbero non essere così lontani come si pensa. Una ricerca della banca svizzera Ubs ha messo nero su bianco una data per il debutto della nuova generazione di aremobili: il 2025, ovvero tra meno di dieci anni. Meno confortanti, almeno per ora, i dati sull’indice di gradimento da parte dei potenziali passeggeri.

Secondo lo studio, il 54 per cento degli 8mila intervistati si è detto non disponibile a volare su un mezzo privo di pilota in carne e ossa a bordo, anche a fronte di una riduzione del prezzo. Solo il 17 per cento si è detto favorevole. Dal punto di vista economico, gli aerei senza pilota comporterebbero un risparmio di 35 miliardi di dollari. E, secondo lo studio, sarebbero anche più sicuri: il 70-80 per cento degli incidenti aerei, sottolinea Ubs, è legato a errori umani e almeno in parte imputabili ai piloti. Il passaggio alla nuova generazione di aerei, però, potrebbe essere graduale, con la riduzione a un solo pilota in cabina, coadiuvato da un altro situato a terra e un sistema di guida a distanza simile a quello dei droni.

Ma la corsa ai mezzi di trasporto automatizzati non sta coinvolgendo solamente il trasporto aereo. In Francia è già iniziata la sperimentazione per i treni, con un avvio che dovrebbe riguardare inizialmente le merci. E l’idea inizia a muoversi anche nel mondo delle navi.

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