Ita-Lufthansa all’Antitrust:
ridurre i voli penalizza
vettori e viaggiatori

È durato sette ore il confronto tra Ita e Lufthansa da una parte e l’Antitrust Ue dall’altra. L’obiettivo dei due vettori è stato spiegare alle parti interessate che il loro accordo non può essere equiparato a quelli tra Iag ed Air Europa e tra Korean Air e Asiana, quest’ultimo approvato di recente dall’Ue. Le due intese, infatti, riguardano “operazioni di razionalizzazione” delle società per essere più competitive sui mercati e inoltre nel dossier italo-tedesco le sovrapposizioni delle rotte sarebbero minime.

Come spiega Corriere della Sera secondo i vettori Ita ha infatti solo 8 rotte su 89 in ‘overlap’ con Lufthansa (il 9%), mentre Lufthansa ne ha 8 su 1.406 (0,6%) con Ita. Ben diverso, invece, il caso Iag-Air Europa, con Air Europa che ha 44 rotte su 54 in sovrapposizione con Iag (pari all’81,5%) e Iag 44 su 80 con Air Europa (il 55%).

I danni per i consumatori

Secondo gli esperti se Ita e Lufthansa tagliassero le rotte o riducessero le frequenze - come da richiesta dell’Antitrust Ue - nessuno o quasi subentrerebbe in quelle tratte lasciate per motivi antitrust. Le persone dovrebbero dunque optare per soluzioni con scalo non trovando più posto sui voli diretti rimasti e l’Italia avrebbe un duplice danno, sia economico (meno profitti per Ita), sia logistico.

Inoltre, dal momento che i tassi di riempimento dei voli transatlantici sono alti e si aggirano attorno all’82-85%, spingere chi si muove tra Italia e Usa a fare scalo porterà le tariffe ad alzarsi ulteriormente, danneggiando il consumatore.

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