Cartorange, il futuro
“Hi tech-hi touch”
entra in agenzia

Un obiettivo, quello di arrivare nel 2024 a superare i 500 agenti di viaggi affilati e una priorità, quella di rafforzarsi e crescere in redditività. Ma soprattutto l’ambizione di far tornare il mestiere di agente di viaggi a essere attraente anche per le nuove generazioni. Il ceo di Cartorange, Gianpaolo Romano, ha le idee chiare sulla strategia da seguire per far crescere in modo organico la rete di consulenti di viaggio da lui fondata.

“In epoca post pandemia la professionalità degli agenti di viaggi è più alta. Chi è riuscito a rimanere in pista anche negli anni della crisi ora è ripartito più forte di prima, grazie anche al fatto che una parte della clientela ‘fai da te’ è rientrata in agenzia, disposta a spendere un po’ di più a vantaggio di una maggiore sicurezza e dell’assistenza garantita dagli adv. La guerra al prezzo è ormai una dinamica superata, a vantaggio di una maggiore attenzione alla qualità”.

Sul fronte degli investimenti, Cartorange si sta muovendo lungo tre direttrici: “La mia aspirazione è quella di associare il meglio della tecnologia al valore del capitale umano, fondendoli in un’azienda ‘hi tech-hi touch’. In ambito digital stiamo esplorando le opportunità legate all’utilizzo dell’IA. Stiamo inoltre provvedendo alla sostituzione dei software gestionali interni, in modo da essere pronti a programmare al meglio la crescita futura. In primo piano anche il nostro tour operator interno, che confeziona prodotti ad hoc in esclusiva per i consulenti Cartorange”.

Alla guida del tour operator c’è Claudio Asborno, che sottolinea: “La domanda c’è. In gennaio e febbraio è le richieste sono state numerose, per poi assistere a un rallentamento in marzo e a una ripresa nelle ultime settimane. Alla mole delle richieste di preventivo tuttavia non corrisponde una proporzionale materializzazione, soprattutto a causa dell’elevato costo dei voli, che scoraggia una parte della clientela”.

In primo piano fra le destinazioni programmate dal t.o. di casa Cartorange ci sono Giappone, Indonesia, Namibia, Sudafrica, Australia, Thailandia e Maldive. “La nostra è una programmazione tailor made, con l’ambizione di allargare progressivamente il raggio d’azione nell’ottica di una crescita dei volumi di almeno il 15%”.

Nel 2023 Cartorange ha registrato un giro d’affari pari a 40 milioni di euro e nel 2024 si prevede un ulteriore incremento del 10%. La pandemia è ormai un lontano ricordo; basti considerare che l’Ebitda è cresciuto del 30% rispetto al 2019”.

“Perseguiremo una crescita sana – chiude la responsabile marketing operativo, Eleonora Sasso -. Alle agenzie garantiamo una formazione costante attraverso le nostre Academy e una serie di strumenti di marketing necessari per ottimizzare le performance. Dal 2010 abbiamo aperto anche una serie di uffici – al momento quindici - a disposizione dei nostri consulenti, che possono utilizzare i travel office per lavorare e ricevere i clienti in un punto ‘fisico’ che può sostituire il negozio tradizionale. La componente digitale resta comunque di importanza centrale, con una parte rilevante del fatturato che deriva dalle attività social, web e di marketing online. Sono circa 20mila le richieste di preventivo che giungono ogni anno da questi canali e che noi provvediamo a redistribuire fra le nostre agenzie. Un valore aggiunto importante, specie per i giovani che si affacciano alla professione di agente di viaggi e che possono così trovare nuovi clienti”.

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