Nuove vie per il wellness

Coppie giovani, senza figli, con poco tempo e un budget da spendere con attenzione.

È questo il quadro dei viaggiatori del benessere italiani che tracciano le agenzie di viaggi sul territorio. Un segmento che, complice la crisi, ha visto erodere disponibilità di spesa durata della vacanza, ma che resiste al calo delle prenotazioni soprattutto grazie alle gift box, che si orientano spesso verso l’offerta wellness.

Il tratto dominante del settore, infatti, quest’anno risulta essere il suo quasi definitivo passaggio da pacchetto elaborato da tour operator e intermediato dalle agenzie a prodotto da banco, venduto direttamente attraverso i cofanetti regalo. L’utilizzo di questo strumento, infatti, permette al cliente di impegnare relativamente poche risorse per realizzare un regalo che può essere poi sfruttato anche parecchio tempo dopo la data di acquisto. Coppie, quindi, che intendono ritagliarsi una pausa: sono questi i principali fruitori, mentre continua a mancare un prodotto wellness dedicato alle famiglie.

Il prodotto lavorato dalla filiera si ritaglia un ruolo nel momento in cui diventa competitivo sui prezzi, o, quanto meno, quando riesce a presentare tariffe chiare, che non riservino sorprese. Secondo le agenzie, infatti, il rischio del cofanetto è, da un lato, la mancanza di disponibilità delle strutture per le date richieste dal cliente, dall’altro la scelta di un’opzione che non preveda i trattamenti. In questo caso, l’esborso richiesto al cliente rischia di essere maggiore rispetto a quello richiesto per la stessa gift box.

Il target di clientela determina anche la mappa delle destinazioni. La minore disponibilità di tempo, soprattutto, porta a scegliere pacchetti di durata minima, da 1 a 2 notti di soggiorno, e questo vincola a una maggiore vicinanza territoriale. Così, la protagonista indiscussa fra le mete delle vacanze benessere torna ad essere l’Italia.

Destinazioni di punta sono quelle che, in questi anni, più hanno investito sul comparto: Trentino, Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna per le terme. E ancora Umbria e Lazio e le masserie della Puglia o la Sardegna. Quello che segnalano le adv, però, come punto fondamentale, è che le mete prescelte siano di prossimità, raggiungibili in auto in poche ore di viaggio, per ottimizzare i tempi nelle strutture prescelte.

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