L’extralusso secondo Windows on Italy: “È un universo che non conosce crisi’

Stefano Fossati, il nuovo ceo di Windows on Italy (nella foto), non ha dubbi: nel settore delle case vacanza il segmento dell’extralusso non conosce crisi, anzi. “Basti pensare - ci spiega - che paradossalmente sono proprio le ville più care quelle maggiormente performanti: sto parlando di unità che costano dai 10 ai 18mila euro a settimana”.

Ranking invariato

Rispetto alla scorsa stagione, dunque, non diminuisce il budget a disposizione dei big spender, così come non varia il ranking dei mercati emissori, con gli statunitensi saldamente al primo posto, seguiti dagli inglesi, dai tedeschi e dalla componente nordeuropea.

“Le ville toscane - precisa Fossati - sono appannaggio quasi esclusivo di americani e inglesi, mentre in Sicilia e Sardegna, accanto a questa clientela, si stanno affacciando bacini nuovi come quello arabo”.

Il portafoglio e i servizi

Il player del lusso, al 100% di proprietà di Halldis, gestisce un portafoglio di circa 450 proprietà, di cui 169 in Toscana; dallo scorso anno ha deciso di ampliarsi acquisendo prodotto ai laghi e al Sud, che ora presidia con 14 unità in Puglia, 13 in Sicilia e 19 in Sardegna.

La partita di Fossati, però, non si gioca tanto sulla quantità di strutture, quanto sulla qualità di servizi da offrire sia ai proprietari per i quali Windows on Italy fa da intermediario, sia alla clientela finale: “Da quando ho assunto il mio incarico in Windows on Italy - ci racconta - ho iniziato uno studio approfondito sul nostro portafoglio di prodotti e sulle esigenze dei proprietari con cui siamo in contatto e che ci hanno affidato la loro struttura in gestione”.

La politica è quella, tutta incentrata sulla concretezza, dei piccoli passi: “Per quanto riguarda i proprietari, utilizziamo le risorse di Halldis per arricchire la gamma di servizi che offriamo loro e che vanno dal marketing alla parte di revenue management, per arrivare ovviamente alla gestione delle prenotazioni. Il nostro ufficio revenue è lo stesso di Halldis”.

Parola d’ordine flessibilità

Dal lato cliente, invece, una volta prenotata la struttura l’ufficio servizi contatta direttamente il futuro ospite informandosi sulla tipologia di servizi richiesti: “La nostra parola d’ordine - spiega Fossati - è la flessibilità dedicata in tutte le sue accezioni, dalla grande elasticità nel venire incontro alle esigenze della clientela, alla durata stessa della vacanza, che deve poter essere anche inferiore alla settimana esatta. Su quest’ultimo punto facciamo un’instancabile opera di convincimento sui proprietari, che devono capire quanto sia fondamentale adattare il minimum stay alle nuove esigenze dei viaggiatori”.

La politica dei piccoli passi

Politica dei piccoli passi, dicevamo, anche sul fronte dello sviluppo del prodotto: “Prima di allargare ulteriormente il portafoglio - evidenzia Fossati – preferisco lavorare affinché si ampli sempre di più la percentuale di prenotazioni sull’esistente”.

Niente voli pindarici, dunque, ma un sogno nel cassetto ce l’ha anche Fossati: “Sono molto appassionato di montagna – confessa – e quindi non posso non pensare a uno sviluppo futuro nelle Dolomiti e in Valle d’Aosta, dove a oggi non abbiamo ville, ma solo appartamenti sotto l’insegna di Halldis. Le prossime zone da presidiare, dunque, potrebbero essere proprio quelle montane”.

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