I segreti del comandante Augusto Angioletti sulla vicenda Alitalia-Klm

Dopo lunghe stagioni il comandante Augusto Angioletti ha deciso di raccontare la sua versione su quella che oggi tutti chiamano vecchia Alitalia.

Tutto ruota attorno alla mancata alleanza con Klm e alla cessione di una parte delle quote ai dipendenti. Angioletti, sulle colonne de Il Fatto Quotidiano, spiega subito che oggi “fa male vedere Alitalia che sembra un piccolo satellite di Etihad”.

Il comandante, per qualche stagione a capo del sindacato piloti Anpac e poi anche amministratore delegato della compagnia charter Eurofly (controllata da Alitalia), spiega che “la possibile privatizzazione di Alitalia sarebbe passata anche attraverso l’azionariato importante dei dipendenti”, mentre in seguito “si sarebbe aperto un percorso virtuoso per una fusione con Klm, in cui Az avrebbe partecipato con capitali privati dando vita ad una major in grado di competere con Lufthansa e British”.

Ma le cose andarono poi in maniera diversa e la “politica abbandonò il progetto della grande Malpensa e con esso il futuro di Alitalia”.

E il matrimonio Klm-Alitalia naufragò sul più bello. Altri tempi quando le low cost non avevano campo libero e Alitalia pensava ancora di giocare un ruolo importante nello scacchiere del trasporto aereo puntando su Malpensa. (r.v.)

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