I disperati di Ferragosto

Puntuali come un orologio svizzero, anche quest'anno suona la carica del battaglione dei disperati di ferragosto! E lo dico sempre: in questa categoria non bisogna annoverare tutti coloro che sfortunatamente si ritrovano con le ferie imposte nel periodo più costoso e caotico dell'estate.

Nei disperati ci metto tutta la tribù di genialoidi che, pur potendo fare altrimenti, sceglie volutamente questo periodo (perchè andare via a ferragosto fa fico!) e altrettanto scientemente aspetta l'ultimo secondo per prenotare l'offerta che a ferragosto non esiste.

E dopo notti insonni a navigare tutti i siti internet del pianeta a caccia dell'offerta e giunto alla conclusione di essere un pollastro, tenta la carta della disperazione presentandosi in agenzia di viaggi con le richieste più pittoresche.

Già, perchè il suo amico xy ha trovato una superofferta a trenta euro su Berlino a fine gennaio e nella logica di queste persone è lecito aspettarsi che andare in Germania nei giorni della merla (a fare compagnia ai pinguini) e cercare una vacanza in Spagna a ferragosto abbia la stessa valenza. Allora l'agente di viaggi, con tutta la pazienza di cui mamma l'ha dotato, spiega al genio della lampada la sottile differenza di contenuti tra una cosa e l'altra e che l'amico dell'offerta a Berlino è probabilmente tornato a casa con un principio di congelamento (che ha omesso sapientemente dal proprio racconto).

Ma ci sono anche i disperati esigenti: trecento euro all inclusive con volo da dove vogliono loro e con gli orari che vogliono loro, senò piuttosto se ne stanno a casa...che poi è il risultato finale della veloce trattativa che li attende.

...Ma ci sono anche i disperati alla mano: "Sono venuto a vedere se c'è un'offerta altrimenti vado in campeggio oppure in Croazia, che qualcosa si trova sempre" e anche in questo caso l'esito è quello di essere rimbalzati fuori dall'agenzia alla velocità del suono.

...Ci sono i matematici: quelli che hanno visto i 2x1 e che siccome sanno che i bambini non pagano hanno già fatto loro l'equazione per andare via in quattro pagando una sola quota.

...E poi ci sono i miti: quello del fly&drive nella striscia di Gaza o del FrecciaRossa per New York. C'è anche quello che cerca la formula traghetto gratis per la Sardegna, ma che vuole solo quello perché poi lo ospitano.

Oppure quello che si è prenotato da solo il volo per Mosca e che un giorno prima della partenza si accorge che avrebbe dovuto richiedere il visto per entrare in Russia e si presenta in agenzia in crisi esistenziale perchè non sa che pesci prendere.

O magari uno degli ottantamila che solo nei primi mesi di quest'anno hanno subito truffe online, alcuni dei quali, oltre ad aver perso i soldi, si sono ritrovati senza vacanza (e se sono ottantamila quelli che hanno fatto denuncia immaginate quanti possano essere quelli che per la vergogna di fare la figura dei fessi se la sono messa via senza fare nulla e soprattutto senza raccontare l'accaduto a nessuno).

Già perchè il variopinto popolo dei disperati di ferragosto non conosce limiti, ma a quanto pare la vergogna talvolta sì.

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