Sessant'anni di Europa Così cambiarono i viaggi

Viaggi aerei accessibili a tutti grazie all’avvento delle low cost, niente più frontiere e una moneta unica, e dal prossimo mese di giugno costi del roaming per telefonia e web praticamente azzerati.

L’Europa unita, che in questi giorni celebra i suoi 60 anni dalla sigla dei Trattati di Roma, ha portato grandi rivoluzioni nel mondo del travel. Rivoluzioni che talvolta sono state immediate e travolgenti, ma che in altre occasioni hanno avuto bisogno di anni di gestazione prima di divenire realtà.

Trasporto aereo
Primo tra tutti, il fenomeno low cost. Qualche anno fa era impensabile volare da un Paese europeo all’altro con poche decine di euro, oggi è ormai la norma. Grazie a una politica di liberalizzazione varata con in tre pacchetti, tra il 1987 e il 1993, le low cost hanno potuto conquistare il Vecchio Continente.

Arrivando a incidere sul mercato dal 27% del 2005 al 37,8% del 2015. Con una escalation particolarmente evidente in alcuni mercati, come quello italiano, dove i dati Enac ne certificano nel 2016 uno share pari ormai al 49,5%. Un nome su tutti, in questo scenario, Ryanair: il vettore irlandese guidato dal vulcanico Michael O’Leary si piazza 5° a livello mondiale per traffico movimentato, con i suoi 117 milioni di passeggeri del 2016, avanti persino a un colosso come Lufthansa con 109,8 milioni di pax.

La caduta dei muri
Secondo punto, strettamente legato al primo, l’abbattimento delle frontiere, con la direttiva del 2004. L’Europa unita ha infatti portato questa grande rivoluzione, che soprattutto a livello di gestione del traffico aeroportuale e di incombenze da gestire in agenzia di viaggi, ha di certo semplificato il lavoro.

Brexit e la crescente esigenza di sicurezza forse potranno portare qualche inversione di marcia su questo fronte, ma intanto in questi ultimi anni la libera circolazione non ha fatto che bene al mondo dei viaggi.

Infine, la prospettiva di abbattimento dei costi per telefonare e accedere al web dall’estero. Dal prossimo mese di giugno il roaming all’estero non avrà più validità. E allora si abbatterà anche l’ultima frontiera, quella delle comunicazioni.

Rita Pucci

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